domenica 14 agosto 2011

E' Domenica, è la vigilia di Ferragosto, e io vorrei essere altrove, in un altro momento della mia vita lontano dalle ansie di oggi, di questi ultimi due anni. Mi mancano dell persone care che sono sparite, pian piano inghiottite dal tempo, dalla fretta, dal rancore, e che oggi riemergono come foto sfocate di cui non distinguo i tratti. In questa casa vuota , io e i tre gatti esuli ci guardiamo negli occhi, pieni di buoni propositi, ma non ne mettiamo in pratica neanche uno. La mia Domenica passerà senza un senso preciso, senza fatiche ad addolcire il sonno della notte, e chissà per quante altre volte sarà così. L'attesa dei cambiamneti ha un che di terribile; sospesi tra paura e ansia non sappiamo più cosa sia meglio che accada, e se non accadesse nulla? Ancora peggio temo. Attendo lettere che so non arriveranno, possibilità a cambiare le cose troppo lontane, e io sento di essere in ritardo su tutta la linea. Penso a quel mare azzurro di Sicilia, selvaggio e incantevole, Sampieri e le dune di sabbia dorata ,e il vento che scuotetndola fa scorgere conchiglie; quanto vorrei che un forte vento nella mia vita soffiasse così forte da scoprire conchiglie, così da scoprire SE ci sono conchiglie.
Io Vaniglia Vito e Oliva oggi sembraimo dei sopravvissuti, e forse in un certo senso lo siamo, perchè siamo su di una zattera che lentamnete sta prendenedo il largo dalla vita precedente, e gli addii, alle persone alle case, ai profili del paesaggio, alle cose, possono essere molto , molto dolorosi.


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