domenica 16 ottobre 2011

Del gatto e del topo, e di come in fondo il destino sta tutto li, nel nascere felino o roditore.


Questo è Zucchero, il gatto che ho raccolto lo scorso 1 Dicembre, in piena notte, mentre cercava di farsi ammazzare attraversando la strada. La storia di Zuzu è, come tutte quelle dei miei felini(uno normale? Manco a pagarlo!!!) particolare: vedendo questo gattino che noncurante delle macchine passava e spassava per il viale inchiodai e scesi dall'auto. Lui, dopo avermi fatto un po' di cerimonie si infilò in auto,  e accomodatosi sul sedile lanciò significativamente  uno sguardo come a dire: "NNAMO?!". Inutile dire che ho esitato proprio poco, quei 3 millesimi di secondo, non di più. Nel percorso fino a casa pensavo desse di matto, i gatti detestano la macchina, lui invece passeggiava allegramente sul cruscotto della mia smart, e io già vedevo la mia patente fatta a pezzi dalla volante che certamnete sarebbe spuntata alla prossima svoltata. Zucchero è sordo, l'ho scoperto solo dopo mesi, unico tra i gatti di casa a non fuggire al suono dell'aspirapolvere e del phon, nonchè l'unico a non rispondere al suo nome o al richiamo acustico della pappa( per lui usiamo quello visivo scuotendogli sotto il naso le crocchette o la scatoletta). Amo Zucchero doppiamente perchè è sordo, perchè capisce quello che gli dico, e mi ha fatto persuadere che i gatti leggono il labiale (è concesso un energico scuotimento del capo: ebbene si, chi vi scrive è pazza).
La sera che ho raccolto Zuz avevo anche conosciuto una persona che mi piaceva, mi era sembrato un ottimo segnale, ma poi....nada, però mi è rimasto Zucchero che è come si vede dal video un supercacciatore. Mi viene quasi da dire povero topino! Tra l'altro il micio pretendeva di introdurre il trofeo in casa e riscuotere il suo premio, la nonna non è stata d'accordo però.
Una volta mi sono data una spiegazione del perchè mi piacciono così visceralmente i gatti e la spiegazione deve essere nella mitologia che li vuole dotati di sette vite: la loro forza la loro indipendenza li rende quasi da emulare per me, che vorrei davvero, anche solo per finta, credere di avere 7 vite da spendere per poter fare tutto quello che in questa vita non ci sta. Nulla contro i topi o la trasposizione linguistica del vocabolo a definire ,uhm, donne di allegrezza comprovata, solo che il gatto è gatto, anche se sembra solo il più forte. Noi gatti mi viene da dire, vi siamo anche un po' antipatici perchè"cadiamo dempre in piedi", non elemosiniamo il vostro affetto come i cani, ce la sappiamo cavare anche se vi dimenticate di noi, ma poi a volte facciamo la fine dei fessi, uccisi avvelenati, torturati, e allora mi viene da pensare che forse il topo,( per non paralre della sua trasposizione linguistica riferita alle donne!)platealmente schifato da tutti forse se la passa meglio, perchè non ha carezze da rimpiangere, e semplicemente pensa a sfuggire al gatto di turno.
Comunque, come si sarà notato,oggi per una serie di ragioni personali ( relazioni sentimentali? Giuro mai più) è stata una pessima giornata; avevo in programma di cuocere almeno 3 dolci invece ne ho fatto solo uno e cucinato per tutti una pasta con la besciamella al gratin con i funghi porcini che però devo dire è stata apprezzata.
L'unico dolce fatto, contrariamnete alle aspettative è  venuto molto bene, eccolo:

150gr farina bianca 00
50 gr farina di farro
150 grammi di burro
150 grammi di zucchero di canna ( più profumato è meglio è, io avevo l'eridiana ed è andato cmq)
2 uova intere
120 grammi di noci sgusciate e spezzettate grossolanamente
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 bicchierino abbondante di nocino( liquore di noci)
1 bicchiere piccolo di latte.

Ho lavorato (io mixer, ma anche a mano se po' fa) uova e zucchero per farlo gonfiare, aggiunto farina setacciata con il lievito la vanillina e un pizzico di sale, noci tritate, latte burro fuso e a temperatura ambiente e il bicchierino di nocino. Amalgamato bene il tutto e posto in una teglia da forno di circa 22/23 cm, a 180° forno ventilato per circa 40 min( prova stecchino of course.)
Importante l'affaire liquore: se non si ha il nocino io lo ometteri e basta, ha un sapore così particolarec he vedo difficle poter trovare un'alternativa che ben si sposi al resto.
Se si esagera con il nocino( come è capitato a me, ops!) è importante posizionare la teglia nel forno non troppo in alto così che il liquore che tenderebbe a depositarsi sul fondo della torta, abbia modo invece di poter essere distribuito assieme al calore, uniformemente.
La prossima volta credo aggiungerò del cacao amaro di ottima qualità e lo proporrò in formato monodose.
Detto ciò, e avendo mangiato una larga fetta di suddetta torta ( ipercalorica, ça va san dir..) vado a nanna appesantita in più da profondo senso di colpa  post pappaoria domenicale, sigh.

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